rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Tv News

Barbara Alberti si confessa: “Al Gf Vip ero imbottita di Lexotan”

“Reduce da un'aggressione, ero sotto shock”: la scrittrice ha rivelato il dettaglio in un'intervista al 'Corriere della Sera'

“Scrivo per non pensare, altrimenti mi sparerei. La gente è disperata perché in questa civiltà dell'ego sfrenato, dominata dai social, si concentra su sé stessa”: così Barbara Alberti, scrittrice di chiara fama che il pubblico televisivo ha potuto conoscere anche come concorrente del Grande Fratello Vip, si è raccontata  in un'intervista al Corriere della Sera che ha ripercorso anche la sua esperienza televisiva nel reality di Canale 5. "In tv mi sono divertita in modo indecente. Reduce da un'aggressione, ero sotto shock. Sono andata lì imbottita di Lexotan. In una notte ho scordato tutto", ha confidato a proposito della sua permanenza nella Casa più spiata d’Italia dove uscì a metà percorso a causa di un breve ricovero.

L’infanzia “schizofrenica” e l'amore per le donne  

"Ho avuto una bellissima infanzia schizofrenica”, ha ricordato ancora Barbara Alberti: “A 6 anni vidi che la penna scriveva. Avevo trovato la via di uscita. La nonna materna ad Assisi ci menava con il rosario, per lei tutto era peccato: la risata, l'altalena, l'orlo delle mutandine. I nonni toscani, anarchici, vivevano di opere liriche”.

"Disastroso", poi, ha definito il suo rapporto con i soldi: "Vengo dalla retorica del '68. Per non essere come i nostri genitori borghesi, non abbiamo mai fatto i conti. Ci staccavano la luce e ridevamo. Un Natale mangiammo i fagioli della tombola, non c'era altro", ha aggiunto ancora, per poi sottolineare il suo odio nei confronti della Capitale ("Roma mi ricorda una frase di Theodor Adorno: 'Volgarità è essere dalla parte della propria degradazione'. I romani arrivano con un'ora di ritardo esibendo un sorriso compiaciuto, sfottono le vecchie per strada, hanno l'insulto per la donna sempre pronto"), e confessare il suo amore per le donne ("Con le donne mi diverto di più. Non hanno il problema dell'erezione, una prova tremenda. Siamo libere, non dobbiamo dimostrare niente a nessuno").

Il rapporto con Vittorio Sgarbi

Determinante l’incontro con Vittorio Sgarbi: "È stato la mia musa. Ho scritto un'autobiografia come se fosse sua. Sull'arca del diluvio da Covid ho imbarcato lui e il filosofo Giorgio Agamben, gli unici che non si sono piegati al pensiero unico", ha detto ancora la scrittrice che ha rivelato di invidiare due donne, Mina ed Elena Ferrante: "Una è Mina: è riuscita a sparire. Se scompare Alberti, se ne accorge solo il gatto. L'altra è Elena Ferrante. A 77 anni io mi sbatto per esistere, lei scrive libri stupendi sotto falso nome. Tanto tempo fa feci lo stesso. Zero copie". Tra le sue paure più grandi, quella di morire: "Moltissimo. Mi fa incazzare. Invidio i cattolici veri. Per loro sarà solo l'inizio. Vorrei tanto credere in Dio. Invece so che non potrò rivedere i miei morti e i miei vivi. Aveva ragione Alberto Moravia: 'Tanta fatica per imparare l'inglese, e poi, tac!, fine'. Ho capito come avrei dovuto amare mia madre solo 20 anni dopo che se n'era andata. Non siamo mai a posto con i morti. Mai, mai, mai".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Barbara Alberti si confessa: “Al Gf Vip ero imbottita di Lexotan”

Today è in caricamento