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Domenica, 28 Aprile 2024
La polemica

Sanremo, Amadeus: "John Travolta sapeva tutto, se non si è divertito non è un mio problema". Poi tuona per la polemica: il video

Il commento del direttore artistico sulla polemica per la gag di ieri sera con Fiorello. Smentito il cachet e presunti accordi con lo sponsor delle scarpe

Una polemica sterile. Le critiche feroci sulla gag di Fiorello che ha fatto ballare "Il ballo del qua qua" a John Travolta, ospite della seconda serata, non hanno senso di esistere. Almeno per Amadeus. Gusti a parte - può piacere o meno quello che si è visto - il direttore artistico ha fatto sapere che l'attore era a conoscenza di tutto: "Io mi sono divertito tantissimo, ma questo è un pensiero personale - ha detto in conferenza stampa - Travolta è stato avvisato di tutto, nessun tranello. Ho letto di tutto, che è stato costretto. Non è stato costretto a fare nulla. Era a conoscenza di tutto ed era condiviso. Gli autori in camerino gli hanno spiegato tutto per filo e per segno. Forse gli avevamo detto che il cappellino era giallo invece che arancione, ma non c'è stata nessuna sorpresa e nessun tranello".

Parole anche in difesa di Fiorello: "È il più grande showman che abbiamo e far fare a una star cose che non farebbe mai fa parte dello spettacolo. John Travolta andò da Fiorello a fare il delfino, per terra. Sono cose che negli Stati Uniti fa anche Jimmy Fallon. Possono farlo poche persone al mondo. Se durante la gag John Travolta fa una faccia strana non significa niente". E ancora sulla reazione della star di Grease: "Pensavamo accettasse con serenità, poi non ha più gradito, ma non lo trovo un problema del festival. Pensavamo riuscisse 10, poi magari ha funzionato 8 semplicemente per l'espressione di Travolta, ma nessun tranello, era a conoscenza di tutto. Se faccio una gag, di cui l'ospite è a conoscenza, e poi l'ospite in diretta non si diverte non posso prevederlo". Amadeus si è poi innervosito dopo che una giornalista, in collegamento dalla sala stampa Lucio Dalla, è tornata sull'argomento: "La vedo una cosa tipo 'non sta succedendo nulla, allora andiamo a trovare una str*** per fare polemica'. È venuto a rimborso spese, ci ha ripensato all'ultimo, non ha preso 400mila euro per fare una cag***. Non è colpa mia che gliel'ho proposta. Aveva accettato, poi in quel momento non l'ha sentita sua. Parliamo di Allevi, del cast di Mare Fuori, parliamo delle cose belle del Festival. Stiamo creando un caso dove il caso non c'è".

Sulla liberatoria non firmata, impedendo di diffondere e rivedere la clip, dalla Rai hanno assicurato che faceva parte delle clausule del contratto, essendo venuto senza cachet ma solo con un rimborso spese: "John Travolta ha firmato un contratto con una serie di diritti, solo per la diretta". Sui video poi rimossi, la vicedirettrice Intrattenimento Prime Time Federica Lentini ha chiarito: "C'era la versione integrale del Festival, poi sono stati vincolati i diritti in base agli accordi contrattuali.

La polemica sul cachet e la pubblicità occulta

La discussione si è spostata poi sul cachet di John Travolta. Si è parlato di 200 mila euro, ma anche qui è arrivata la smentita di Amadeus, che ha spiegato come sono andate le cose: "Non c'è stata una trattativa di mesi, è successo tutto non molti giorni fa. John Travolta mi ha chiamato e mi ha detto che gli avrebbe fatto piacere venire a Sanremo, e io ho detto sì. Ha avuto un rimborso spese. Un rimborso spese basso. Lo stesso vale per Russel Crowe". 

Tema pubblicità occulta. L'inquadratura insistente sulle scarpe dell'attore - con sponsor ben visibile - sarebbe stata una svista della Rai: "È arrivato all'ultimo momento ed è entrato quasi subito sul palco. Abbiamo commesso un errore a non oscurare le scarpe - ha fatto Lentini - Ballando hanno ovviamente inquadrato i piedi, ma non c'è stata nessuna volontà da parte di nessuno a dare visibilità allo sponsor". "Nessun accordo commerciale con Travolta o lo sponsor. Solo un accordo editoriale, nessun accordo di nessun tipo che non rientri in temi di carattere commerciale" ha assicurato anche il direttore Intrattenimento Prime Time della Rai, Marcello Ciannamea, tornando ancora sul tema cachet: "Il compenso è un rimborso basso, altro non c'è da parte di Rai".

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